sabato 26 agosto 2017

MILAN: L'ALBA DI GRANDI SUCCESSI

Per i rossoneri inizia un nuovo percorso, diverso da quello precedente, ma altrettanto importante




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Un'estate insolita per i tifosi del diavolo, è inutile negarlo, condita da difficoltà e dubbi, che però non hanno fatto vacillare un progetto che sembra proseguire per il meglio. Ben undici acquisti, i quali hanno rivoluzionato un club che da troppo tempo non si impegnava a dovere sul mercato. Il vero problema del Milan degli anni scorsi era stato il mancato ricambio generazionale del gruppo che aveva vinto il campionato nel 2011: gli addii di Ibrahimovic e Thiago Silva, aggiunti a quelli dei senatori Inzaghi, Seedorf, Gattuso, Ambrosini, Zambrotta, Nesta e, ancora prima, di Pirlo erano troppo difficili da metabolizzare nel giro di sole due stagioni. Si può dire dunque che questo sia stato il vero e proprio errore della presidenza Berlusconi. Da li cinque anni di pressoché totale anonimato, sia per gli acquisti, ma soprattutto sul campo.
Poi, dopo quasi due anni di conferme e smentite su una possibile cessione della società, il presidente Berlusconi ha dato l'ok per il passaggio di proprietà al fondo di investimenti Elliott, con la promessa di un impiego importante di denaro sul mercato per riportare in alto questo Milan.
La figura principale di questi investitori, il signor Yong Hong Li, è stata messa in discussione per alcune accuse a suo carico di frode fiscale, le quali si sono però rivelate inconsistenti.
La campagna acquisti affidata a due ex interisti come Fassone e Mirabelli ha creato molti dubbi tra i tifosi rossoneri, considerando che entrambi avevano comunque ricoperto ruoli inferiori a quello di Amministratore Delegato e di Direttore Sportivo: tuttavia  hanno saputo far ricredere chi aveva poca fiducia in loro.
Da qui sono arrivati ben undici acquisti, tutti funzionali al gioco offensivo che vuole Montella: due terzini di grande spinta come Rodriguez e Conti, un centrale di esperienza come Musacchio, il metronomo Biglia, il fantasista Chalanoglu, il giovane in rampa di lancio Kessie, due punte di razza come Andrè Silva e Kalinic e due buoni sostituti come Borini e Antonio Donnarumma.
Fermandosi qui si potrebbe anche dire che con somme così importanti non è difficile comprare, ma i veri capolavori sono stati altri: l'acquisto di Bonucci, uno dei centrali migliori del panorama calcistico a soli 42 milioni è un vero capolavoro, in più da una diretta rivale come la Juventus, senza dimenticare come i dirigenti rossoneri hanno fatto cambiare idea a Donnarumma, il quale era stato convinto dall'agente Raiola a partire. Però non finisce certo qui,  perché il mercato è stato programmato, come confermato da Fassone, in modo tale da fare acquisti anche per i prossimi anni, infatti per le nuove proprietà il fair play finanziario funziona solo dalla seconda stagione. per questo si spiega come otto acquisti su dieci siano nati negli anni '90.
Tutto questo però è solo l'inizio verso quelle che saranno stagioni in continua crescita, con il carisma di Bonucci e la fame dei giovani, il connubio giusto per ambire ai traguardi più prestigiosi, perché questo gruppo crescerà e sarà molto difficile fermarlo...

giovedì 24 agosto 2017

SORTEGGI CHAMPIONS LEAGUE, TUTTO QUELLO CHE C'E' DA SAPERE

Questa sera a Nyon i sorteggi di Champions League, che si potranno seguire in diretta su italia due alle 18. I preliminari hanno visto delle conferme, ma anche qualche sorpresa: per qualcuno ci sarà una prima volta, per altri ci sarà la necessità di migliorarsi e per altri ancora quella di confermarsi.
Anche quest anno quindi ci aspettano sfide dal fascino incredibile.

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Le novità

Per la prima volta nella storia una squadra Azera accede alla fase a gironi di Champions, con il Qarabag che si è liberato del Copenaghen, club decisamente più esperto in ambito internazionale.
La seconda novità è data dalle squadre inglesi, che saranno ben 5, grazie al ranking, ma soprattutto alla vittoria dell'Europa League da parte del Manchester United di Mourinho.
Dopo alcuni anni saranno presenti nel massimo torneo europeo ben tre squadre che si identificano nell'inno "You'll never walk alone", che ha fatto la storia del calcio.
Infine piacevole novità di vedere tre club italiani ai gironi, cosa che ormai non accadeva più da 4 anni, a causa delle sconfitte di Roma, Lazio e proprio il Napoli, che invece questa volta ha centrato l'obiettivo.

I leader

Sarà indubbiamente una competizione più difficile delle scorse stagioni, poiché si sono qualificate squadre dal livello sempre più alto, anche grazie agli acquisti estivi.
La squadra che fin'ora ha investito di più è il Manchester City, con oltre 250 milioni di euro, di poco inferiore il PSG, che ne ha spesi 222 solo per Neymar.
Le altre big hanno piazzato colpi interessanti: Morata al Chelsea, Lukaku allo United, James al Bayern e Douglas Costa alla Juve. Il Real invece ha optato per rinforzare la panchina, con operazioni di prospettiva.

Le incognite


Restano però alcuni dubbi: l'Atletico Madrid, causa blocco del mercato, non si è rinforzato e spesso risulta difficile trovare le motivazioni per giocatori da tanti anni nella stessa squadra, dopo due finali perse. E il Barcellona che, perso Neymar, non ha ancora preso un degno sostituto, quando mancano solo sette giorni alla fine del mercato...





giovedì 17 agosto 2017

ALLARME MILAN!
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Mancano le garanzie per Kalinic




Dopo i ritardi nel depositare le fideiussioni per Bonucci e Biglia arriva un altro brutto segnale per i rossoneri. I fondi di investimento che stanno finanziando il mercato del diavolo avevano fin ora dato le garanzie dei pagamenti riguardanti i precedenti 10 acquisti. Proprio al momento di mettere la ciliegina sulla torta emerge il problema.
La Fiorentina ha fatto sapere di non essere convinta, ma in serata ci saranno nuovi incontri per capire se questa situazione si potrà risolvere con un lieto fine.

FUGGIRE NON E' MAI LA COSA MIGLIORE

Durante questa sessione di mercato abbiamo assistito più che mai alle fughe dei giocatori, spesso vittime dei propri procuratori. L'ultimo caso riguarda Keita Baldè della Lazio, ma è solo il più recente di una lunga serie. Nel sistema che si è andato a creare ormai è difficile capire dove finisce la libertà del giocatore e dove inizia quella della società; ma cerchiamo di fare chiarezza.

Era il 2012 quando il Milan si accordava in gran segreto con Montolivo, garantendogli un ingaggio importante in cambio del mancato rinnovo con la Fiorentina. Fino a quel periodo i giocatori erano molto legati alle proprie società e, se si andava in scadenza, era di comune accordo. Però con il passare degli anni i giocatori si sono resi conto di come potessero essere padroni del loro destino.

La scorsa estate ha visto altri due episodi eclatanti: Diawara, giovane centrocampista in rampa di lancio, dopo una sola stagione a Bologna non si presenta in ritiro. Il suo procuratore Daniele Piraino ribadisce la volontà di non restare nella squadra felsinea e il giocatore rientra dalla Guinea solo dopo il trasferimento al Napoli. IL secondo riguarda proprio Keita, che aveva disertato la prima parte del ritiro, per poi essere convinto da Inzaghi a restare. Quest anno l'esplosione: Dembelè vuole il Barcellona e, appena capisce che per il Borussia è incedibile, sparisce. Kondogbia dice si al Valencia e diserta gli allenamenti ad Appiano Gentile e Keita, senza il permesso del club, da oggi non si allena a Formello.

Ribadendo che ogni giocatore ha la libertà di scegliere ciò che ritiene migliore per sé, rimane comunque la professionalità da rispettare. Diego Costa ha tutta ha ragione a cercarsi una nuova squadra, dopo il messaggio di Conte, ma questo non lo autorizza a non allenarsi.
Ogni calciatore deve essere prima di tutto un professionista, perciò, se le cose continueranno così, la FIFA dovrà prendere dei provvedimenti che vadano oltre una piccola multa.

mercoledì 16 agosto 2017

Napoli, è ora!



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Partenopei attesi dal primo confronto ufficiale della stagione contro il Nizza, match in diretta questa sera su Premium Sport. Non si deciderà tutto oggi, questo è certo, ma la certezza è che ci sono tutti i presupposti per fare bene e chiudere già la pratica al San Paolo. Mister Sarri ha sottolineato i grandi traguardi della squadra rossonera per tenere alta la concentrazione dei suoi, ma in cuor suo è ben consapevole delle capacità dei propri giocatori..
Napoli che schiererà i titolarissimi, con il solo Zielinski ad insidiare Allan per il ruolo di mezzala destra. Proprio questo è l'aspetto fondamentale degli azzurri, che negli ultimi due anni con Sarri hanno cambiato solo la prima punta: la continità sarà certamente il pezzo forte di questa stagione.
Se il girone dello scorso anno è stato fenomenale, ora si può veramente puntare a quel sogno che riempirebbe di gioia il cuore di ogni Napoletano....
E, perché no, la dimostrazione della propria personalità europea il Napoli l'ha data nella doppia sfida contro il Real, dunque perché non puntare ad arrivare in fondo alla competizione più importante?